Materiali
I materiali
utilizzati nella costruzione degli scambi ferroviari videro nel tempo un’evoluzione
che andò di pari passo con la scoperta di nuove leghe, utilizzate
anche per le rotaie. Il primo materiale utilizzato fu il legno, che benché avesse
anche una sottile copertura di metallo si rivelò poco resistente. Fu successivamente
utilizzata la ghisa, ma anche questa presentò delle criticità in quanto soggetta
a rotture. Si decise quindi di utilizzare il ferro, più costoso e complicato da
lavorare rispetto alla ghisa ma sicuramente più resistente.
Innovazione “promessa” dal
brevetto
Premetto che
c’è sicuramente da fare una precisazione rispetto alle parole innovazione e
invenzione. Infatti l’innovazione porta in più rispetto all'invenzione un
beneficio anche dal punto di vista sociale. Il brevetto assegnatomi prometteva di
implementare diversi miglioramenti. Il primo era sicuramente quello di
prevenire i deragliamenti, che con il vecchio dispositivo di cambio erano più
frequenti. Il secondo era un risparmio dal punto di vista economico, in quanto
con questa nuova invenzione la sostituzione di parti usurante sarebbe stata più
semplice e si sarebbero potuti usare anche materiali che prima erano
considerati di scarto (come per esempio vecchie parti di rotaie). Non ho finora
trovato menzione dell’uso di questo nuovo dispositivo nelle linee ferroviari, comunque
posso dire che dal punto di vista teorico questo brevetto aveva tutte le carte
in regola per poter essere considerato un’innovazione, in quanto ciò che l’inventore
prometteva avrebbe potuto salvato diverse vite e sarebbe anche andata ad impattare
pesantemente dal punto di vista delle finanze degli enti che si occupavano
della manutenzione dei tratti ferroviari.
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