domenica 22 aprile 2018


Materiali

I materiali utilizzati nella costruzione degli scambi ferroviari videro nel tempo un’evoluzione che andò di pari passo con la scoperta di nuove leghe, utilizzate anche per le rotaie. Il primo materiale utilizzato fu il legno, che benché avesse anche una sottile copertura di metallo si rivelò poco resistente. Fu successivamente utilizzata la ghisa, ma anche questa presentò delle criticità in quanto soggetta a rotture. Si decise quindi di utilizzare il ferro, più costoso e complicato da lavorare rispetto alla ghisa ma sicuramente più resistente.

Innovazione “promessa” dal brevetto

Premetto che c’è sicuramente da fare una precisazione rispetto alle parole innovazione e invenzione. Infatti l’innovazione porta in più rispetto all'invenzione un beneficio anche dal punto di vista sociale. Il brevetto assegnatomi prometteva di implementare diversi miglioramenti. Il primo era sicuramente quello di prevenire i deragliamenti, che con il vecchio dispositivo di cambio erano più frequenti. Il secondo era un risparmio dal punto di vista economico, in quanto con questa nuova invenzione la sostituzione di parti usurante sarebbe stata più semplice e si sarebbero potuti usare anche materiali che prima erano considerati di scarto (come per esempio vecchie parti di rotaie). Non ho finora trovato menzione dell’uso di questo nuovo dispositivo nelle linee ferroviari, comunque posso dire che dal punto di vista teorico questo brevetto aveva tutte le carte in regola per poter essere considerato un’innovazione, in quanto ciò che l’inventore prometteva avrebbe potuto salvato diverse vite e sarebbe anche andata ad impattare pesantemente dal punto di vista delle finanze degli enti che si occupavano della manutenzione dei tratti ferroviari.

Nessun commento:

Posta un commento

Final synthesis Il brevetto analizzato in questo blog è un Railroad switching device brevettato da Biagio Martini e depositato all...